venerdì 29 febbraio 2008

29 Febbraio

Senza bisogno di cambiare emisfero, avrebbe potuto capitarci di indossare maglioni di lana a Ferragosto, di salutare le prime ciliegie la vigilia di Natale e di chiamare primavera la stagione più torrida dell’anno, che col passare del tempo avremmo nominato inverno.
Ma il rischio di tale pasticcio era stato già previsto all’epoca di Giulio Cesare, quando l’astronomo Sosigene di Alessandria fu incaricato di riformulare l'assetto dei giorni dell'anno. Nacque così il calendario Giuliano, che per primo introdusse, in corrispondenza del sesto giorno prima delle Calende di marzo, sexto die ante Kalendas Martias, un bis sexto die (sesto giorno ripetuto) da cui l'aggettivo "bisestile".
L'accorgimento, con una piccola modifica, è stato mantenuto anche nel calendario Gregoriano (quello che usiamo anche oggi) introdotto nel 1582.Il lungimirante intervento permise di ovviare al fatto che la durata dell'anno solare non è data da un numero intero di giorni e consentendo così di mantenere in sincronia l'anno civile con il ciclo delle stagioni.Un anno solare, ovvero il tempo che intercorre tra due equinozi e due solstizi, è pari a 365,2422 giorni (ossia 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi), cosicché un calendario fisso di 365 giorni, essendo più breve, causerebbe uno slittamento delle stagioni: ogni 4 anni accumulerebbero un giorno in più di ritardo.Per allineare il calendario al moto della terra intorno al sole viene dunque introdotto il 29 febbraio, un giorno anomalo, imprevedibile, un’eccezione che nella cultura dei popoli latini non viene normalmente vista di buon occhio.
Anno bisesto, anno funesto, si dice, con riferimento soprattutto all'infausta sorte che segnerebbe l'avvio di nuove attività.
Diversa la tradizione anglosassone, che il 29 febbraio concede l’iniziativa alle donne: un presunto decreto del 1288 emanato dalla regina Margaret di Scozia avrebbe eccezionalmente permesso alle fanciulle di chiedere la mano di un uomo per convolare a nozze. Nel giorno che non sempre esiste, anche gli strappi al bon ton diventano possibili.

mercoledì 27 febbraio 2008

finalmente febbraio sta per terminare

Davvero, che mese stressante.... speriamo marzo sia più tranquillo e sereno.
Ieri e oggi, poi, giornate campali!!!!! E oggi non è ancora finito.... mhhhh.....

Sono davvero turbata dalla notizia del ritrovamento dei corpi dei fratellini di Gravina. Ho i brividi e le lacrime agli occhi al pensiero che quei due poveri fratellini possano essere morti di stenti a pochi passi da casa e si è finiti a cercarli persino in Romania. E' agghiacciante.
Se poi penso alla povera madre che ha dovuto riconoscerne i corpicini.
Dedichiamo loro un pensiero e una preghiera. Che possano riposare in pace e, se c'è un colpevole di tutto questo, che paghi per le sue colpe.

Vi saluto.

Riprendo a lavorare, un po' triste però.

mercoledì 13 febbraio 2008

San Valentino, auguri a tutti!

Cari tutti,
si sa, domani sarà San Valentino. E' un po' che non festeggio questa ricorrenza e ne sono dispiaciuta.
Direte, che festa commerciale! E' possibile che due persone che si amano debbano avere qualcuno che ricorda loro di dirselo?
Forse avete ragione a pensarlo, o forse fareste meglio a pensare che, con tutto quello che i Telegiornali ci rifilano ogni giorno, E' FANTASTICO che ci sia una festa dedicata all'Amore!

E, al proposito, proprio ieri mi è ricapitata tra le mani una graditissima mail che ricevetti tre anni fa, dopo gli scritti del concorso notarile tenutosi a Roma, da parte di un altro concorrente, perfetto sconosciuto.
Ve la riporto qui di seguito, a me fece sorridere ma al tempo stesso mi fa ancora piacere rileggerla!
Spero che, se dovesse capitare su questo blog, non se la prenda se l'ho pubblicata.


Ciao... sono appena rientrato alla base dopo una settimana di "vacanza" in quel di Perugia e adesso... è tempo di prendere decisioni importanti!! In effetti questa e-mail avrebbe dovuto essere preceduta da una breve dissertazione filosofica sui rapporti uomo-donna originati dallo stress e dal cameratismo concorsuale (in specie di quello notarile!!), sulla fiducia (incrollabile nonstante tutto!!) che ho nel mio istinto e, infine, sulla summa divisio delle donne (teoria da me elaborata prendendo spunto da Erasmus) in oche e papere. Tuttavia ho deciso di risparmiarti ogni tipo di pallosa premessa confidando nella tua intelligenza, simpatia, dolcezza ecc. ecc., nella capacità di leggere tra le righe di un testo ancora non scritto! Mi riesce difficile spiegarti il perchè ma mi sono sentito davvero in sintonia con te e quei giorni trascorsi tra mille difiicoltà fisiche e mentali mi sono sembrati, per qualche istante, persino piacevoli grazie alla tua "compagnia"... Vorrei conservare l'immagine di quella ragazza con le mani intrecciate sulla testa, assorta nei suoi pensieri, capace di farmi sorridere anche nell'imminenza della dettatura della traccia! Forse mi crederai pazzo (in effetti potrebbe sembrare dato che vengo da un altro pianeta!) ma, credimi, non mi è capitato spesso di trovarmi talmente a mio agio con una "sconosciuta" (potenziale serial killer del lago di Como o chissà che altro!) così... spero che questa e-mail possa essere semplicemente un buon inizio!
Faccio ancora in tempo a darti il mio "in bocca al lupacchiotto" per il tuo esame da principessa del foro? 1 baciOne da Reggio Calabria... Smack!!

venerdì 8 febbraio 2008

Febbraio - riflessioni 2

Chissà se qualcuno leggerà e risponderà, ma butto lì l'idea.
Si parla tanto di sentimenti, e soprattutto sull'amore si è scritto tanto, sin dall'antichità.

Ma se voi davvero doveste dire cosa vi fa capire di avere incontrato la persona della vostra vita, cosa scrivereste?

Io, per esperienza personale, direi che Amare significa sintonia, affinità, volere il bene dell'altro, sentirsi veramente se stessi quando si è con la persona che si ama, dare e ricevere serenità, stabilità, mi verrebbe da dire anche valorizzare se stessi e la persona amata.....

Mi piacerebbe raccogliere anche le vostre idee sul punto.

domenica 3 febbraio 2008

Febbraio - riflessioni

Ciao a tutti! E buon Carnevale.

Ormai questo blog sta prendendo la piega di un piccolo diario pubblico, ma va bene così.

Ovviamente, chiunque voglia intervenire e soprattutto lanciare temi di discussione è il benvenuto!

Sono stata a teatro allo spettacolo "Gomorra" tratto dall'omonimo libro di Saviano.
Beh, lascia davvero l'amaro in bocca e fa pensare quanto la mafia/camorra riesca a penetrare in così tanti settori. Mi è rimasta però la curiosità di sapere come un ventottenne abbia avuto l'idea di documentarsi e raccogliere così tanto materiale da scrivere tutto questo. Ed è assurdo pensare che la mafia, così potente, abbia paura del pensiero della gente.
In fondo, se ci riflettete, tutti sappiamo che queste cose esistono ed accadono, forse non conoscendone i particolari.
Però manca l'indignazione, il sentimento di rabbia e ribellione a questa situazione.
Saviano ha smosso tutto questo, ha sensibilizzato.
Ma perchè Porta a Porta, solo per fare un esempio, continua a parlare di fatti tragici come gli assassini di Cogne, Erba e simili, e non pone questi problemi in televisione?
Boh, forse la risposta è troppo ovvia, ma anche questo deve far indignare.

Ecco, una parola che ricorre spesso alla mia mente ed al mio cuore in questo periodo, anche per vicende personali, è indignazione.
Avere la forza quantomeno di riconoscere che una situazione non ci piace per come è, questo è già il primo passo per avere coscienza dei propri sentimenti e valori, per riuscire quantomeno a tentare di cambiare le cose, ribellandosi.
Mi tornano alla mente anche certi metodi di insegnamento che alcuni prof. adottavano al liceo e che talvolta non mi erano chiari; ora mi appare tutto più nitido.
Perchè scervellarsi a leggere e tentare di capire i testi di filosofi e storiografi e tentare di ricostruirne il pensiero? Beh, semplice, mi dico ora: riuscire a capire prima di tutto che solo la forza del pensiero, l'elaborazione puramente intellettuale ha avuto la forza di cambiare la storia, di dare vita a vere e proprie rivoluzioni, di dare una svolta alla cultura.
E a volte mi chiedo se oggi ciò sarebbe più possibile. In fondo i mezzi di comunicazione che abbiamo oggi a disposizione, e che in altre epoche neppure avrebbero immaginato, sono fantastici. Pensate tramite Internet quante persone è possibile raggiungere contemporaneamente e coinvolgere?!?!?

Voi che ne pensate?